CHIRURGIA PER CATARATTA
Di cosa si tratta?
Al giorno d’oggi l’unico trattamento efficace per eliminare la cataratta è l’intervento chirurgico. Quest’ultimo viene eseguito in regime ambulatoriale, previa instillazione di gocce di collirio anestetico e di gocce di collirio midriatico (per dilatare la pupilla). Al termine della procedura il paziente viene dimesso e gli viene consegnata una terapia a base di colliri antibiotici e antinfiammatori, che dovrà seguire a casa per circa un mese.
Il tipo di intervento chirurgico per cataratta più eseguito è la facoemulsificazione + impianto di IOL (intraocular lens). Esso consiste nell’incisione della cornea mediante un bisturi di piccolissimo calibro (2,4 mm), nella parziale apertura del sacco capsulare che contiene il cristallino naturale (capsuloressi), e nella successiva introduzione all’interno della camera anteriore dell’occhio di una sonda che, emettendo ultrasuoni, frantuma e contemporaneamente aspira il cristallino opacizzato. Quest’ultimo, una volta rimosso, viene sostituito con un cristallino artificiale (IOL, intraocular lens), che è in grado oggi di correggere qualunque difetto di refrazione.

I cristallini artificiali più utilizzati e distribuiti in regime di convenzione dal sistema sanitario nazionale, sono monofocali, in grado cioè di correggere la miopia e l’ipermetropia. Esistono inoltre IOL definite toriche, che correggono anche l’astigmatismo, IOL multifocali che correggono miopia, ipermetropia e presbiopia e IOL multifocali toriche che correggono miopia, ipermetropia, presbiopia e anche l’astigmatismo. Con l’intervento di cataratta, dunque, oltre ad eliminare i disturbi legati al cristallino ormai opacizzato, oggi è possibile liberare il paziente dall’utilizzo degli occhiali, rendendolo in grado di eseguire senza di essi le proprie attività quotidiane (guidare, leggere, cucire, cucinare, lavorare al pc). Un’importante innovazione nella chirurgia della cataratta è l’utilizzo del laser a femtosecondi. Esso consente di “robotizzare” una parte dell’intervento, rendendo quindi la procedura più sicura e ripetibile. Infatti, le incisioni sulla cornea, la capsuloressi e la frammentazione del cristallino vengono eseguite a bulbo chiuso da un laser, che viene settato sull’occhio del paziente. Al termine della procedura laser, il chirurgo dovrà solamente aspirare i frammenti del cristallino ed inserire il cristallino artificiale. Il laser a femtosecondi consente dunque di ridurre le manipolazioni del chirurgo all’interno dell’occhio del paziente, riducendo il rischio di complicanze sia intra che post-operatorie.
