PATOLOGIE DEL NERVO OTTICO
Di cosa si tratta?
Il nervo ottico trasmette le informazioni visive dalla retina al cervello. La perdita della funzione visiva legata ad una patologia del nervo ottico, può essere dunque correlata a patologie che interessano prevalentemente il bulbo oculare (glaucoma, neurite ottica ischemica anteriore, etc) o a malattie che coinvolgono la porzione non visibile alla visita oculistica del nervo ottico (neurite ottica retrobulbare, adenoma ipofisario, neoplasie cerebrali, patologie vascolari cerebrali).
Durante la visita oculistica è possibile rilevare, quando presenti, i sintomi (riduzione dell’acuità visiva, difetti del campo visivo), e i segni (difetti pupillari, edema della papilla ottica, pallore e/o escavazione papillare), caratteristici di alcune patologie a carico del nervo ottico, in modo da poter delineare tempestivamente il corretto iter diagnostico e terapeutico.
Il glaucoma è una patologia che può causare dei danni permanenti al nervo ottico e che può condurre a cecità. Il più importante fattore di rischio per il suo sviluppo è la pressione intraoculare elevata. Esistono diversi tipi di glaucoma: glaucoma cronico ad angolo aperto o ad angolo chiuso, glaucoma pseudoesfoliativo, neovascolare, pigmentario. Può essere causato da traumi, essere presente sin dalla nascita, come nel caso del glaucoma congenito, o essere indotto dall’utilizzo di farmaci a base di cortisone. Il paziente affetto da glaucoma può presentare un calo improvviso del visus accompagnato da forte dolore oculare, ma nella maggior parte dei casi non presenta alcun sintomo specifico. Per questo motivo è importante sottoporsi a visite oculistiche periodiche, soprattutto quando in presenza di fattori di rischio come la familiarità, in modo da porre diagnosi tempestivamente e da individuare il trattamento più adeguato al tipo di glaucoma.
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