TERAPIE INTRAVITREALI
Di cosa si tratta?

Le terapie intravitreali prevedono l’iniezione all’interno del bulbo oculare, di sostanze in grado di curare o rallentare la progressione di alcune forme di maculopatia.
I farmaci attualmente utilizzati a tale scopo si dividono in: anti-VEGF, in grado dunque di bloccare il rilascio di una molecola, denominata appunto VEGF, che stimola la formazione di vasi anomali al di sotto della macula, e cortisonici.
I farmaci anti-VEGF possono essere utilizzati per il trattamento dell’edema maculare diabetico o secondario ad un episodio di occlusione venosa retinica, e per la forma essudativa della degenerazione maculare senile.
I farmaci cortisonici possono essere utilizzati per il trattamento dell’edema maculare nei pazienti con retinopatia diabetica, nei pazienti affetti da occlusione venosa retinica e nei casi di edema maculare secondario a patologie infiammatorie intraoculari, come le uveiti.
Le iniezioni intravitreali vengono eseguite in sala operatoria, previa anestesia topica (instillazione di gocce di collirio anestetico). Al termine della procedura il paziente viene dimesso con un collirio antibiotico come terapia post-operatoria, da utilizzare per circa una settimana.